Aug 10, 2021 | Staff
L'opinion di Ferdinando Ametrano per Il Sole 24 Ore
Violata la piattaforma Poly Network che consente di scambiare i gettoni virtuali (token) attraverso differenti blockchain. Ametrano: «Il problema è che spesso i software sono disegnati in maniera non efficiente».
In merito al furto di criptovalute sulla piattaforma di finanza decentralizzata Poly Network, interviene Ferdinando Ametrano, che in un articolo a cura di Vittorio Carlini per Il Sole 24 Ore, commenta: «In generale, al di là del caso in oggetto, simili situazioni si vengono a creare nelle situazioni, ormai troppe, in cui il codice dell’infrastruttura è scritto in maniera non efficiente. Si tratta di software spesso formalmente non verificati che rischiano di lasciare delle brecce dove il malintenzionato di turno può infilarsi». Un contesto, peraltro, agevolato dall’eccessivo «numero di cripto asset che vengono lanciati sulle piattaforme. Un mondo del “miraggio della ricchezza facile” dove troppe sono le persone che si “inventano” esperti, con il rischio che accada quello che è successo oggi». Al contrario un protocollo di struttura serio e verificato, «come quello del bitcoin dal 2008 a oggi mai è stato violato».
L’articolo integrale pubblicato in data odierna è disponibile sul portale online dedicato: Assalto hacker alla piattaforma Poly Network: rubati 600 milioni in cripto asset