Jun 4, 2021 | Staff
Tether, cosa c'entra la più famosa e controversa delle stablecoin con bitcoin?
Il patteggiamento di Tether con il New York General Attorney ha fatto emergere la mancanza di riserve in dollari a copertura dei 60 miliardi di dollari di tether. Ma cosa c’entra la più famosa e controversa delle stablecoin con bitcoin? Per coprire gli ammanchi potrebbero essere state usate le variazioni di prezzo di bitcoin.
L’ipotesi in uno studio dell’Università del Texas, presentato da Laura Magna nell’articolo “Tether, cosa c’entra la più famosa e controversa delle stablecoin con bitcoin?” pubblicato oggi su We Wealth.
Nell’articolo il direttore scientifico DGI Ferdinando M. Ametrano spiega la natura di tether e cosa ne determina il suo valore:
“Tether ha successo perché fa arbitraggio tra diverse borse. Sui mercati tradizionali siamo abituati a pensare che le borse non falliscano, per bitcoin non è così: bitcoin ha valori diversi sulle diverse borse, in base alla rispettiva affidabilità e solvibilità. Le differenze non sono macroscopiche, ma sufficienti per gli arbitraggisti, che comprano dove costa di meno e vendono dove costa di più, incassano e fanno un servizio al mercato perché mettono a fuoco il valore vero di bitcoin. Inoltre, mentre i bitcoin si trasferiscono da una borsa all’altra con facilità, per i dollari ci vogliono fino anche a quattro giorni. Problema che non sussiste per tether che, come tutti i crypto-asset, si trasferisce in maniera istantanea ed è quindi uno strumento ideale per fare arbitraggio”.