Apr 15, 2021 | Staff
Comunicato stampa
Si è svolta ieri la presentazione della nona edizione del report trimestrale su ecosistema Bitcoin, crypto-asset e blockchain curato dal Digital Gold Institute (DGI), il principale think tank italiano dedicato al fenomeno Bitcoin e alla scarsità in ambito digitale. La registrazione dell’evento e le slide presentate sono disponibili sul sito dell’Istituto (https://dgi.io/reports), dove entro fine mese sarà disponibile il report 2021-Q1 completo.
“I primi tre mesi del 2021 hanno confermato Bitcoin come il campione di una asset class alternativa - ha dichiarato Ferdinando M. Ametrano, Direttore Scientifico del DGI e docente di Bitcoin and Blockchain Technology a Milano-Bicocca - la discesa in campo di vere e proprie istituzioni come JP Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley e BlackRock ne è il riconoscimento più chiaro. Sul versante retail, anche PayPal si accoda a CashApp dando accesso all’investimento bitcoin per 400 milioni di utenti. Infine, sul fronte delle Corporate Treasuries, l’ingresso di Tesla e MicroStrategy ha confermato l’appetibilità di bitcoin come strumento di diversificazione e di protezione dall’inflazione. Non stupisce quindi affatto vedere una solida dinamica di crescita del prezzo, suggellata anche dallo sbarco al Nasdaq di Coinbase, la principale borsa di scambio bitcoin a livello globale, con un collocamento record da 100 miliardi di dollari. Resta invece da verificare la sostenibilità nel tempo di fenomeni come i cosiddetti NFT - Non Fungible Tokens, che ricordano purtroppo molto da vicino esperimenti al limite del truffaldino come ICO e cryptokitties”.
“Un più esaustivo inquadramento regolamentare degli asset digitali è ormai una chiara priorità - aggiunge il prof. Filippo Annunziata, Professore associato di Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari Università Bocconi - La recente proposta di normativa EU Markets in Crypto-Assets Regulation (MiCAR) ci sembra ambiziosa e coraggiosa. Si tratterebbe finalmente di avere un regime di mercato certo e uniforme nei 27 paesi dell’unione, un passaporto europeo per gli operatori e strumenti equilibrati di monitoraggio e tutela. Per raggiungere questo obiettivo è necessario, tuttavia, chiarire al meglio la tassonomia di classificazione dei token tra strumenti di pagamento, utility token e strumenti finanziari. Al legislatore italiano spetterà infine colmare l’ultimo miglio, definendo nel modo più chiaro possibile la ancora sfocata normativa locale, in special modo in ambito fiscale.”
Al termine dell’evento pubblico è seguito un dibattito riservato, tra oltre cento esponenti italiani e svizzeri del mondo politico, finanziario, industriale, accademico, consulenziale e giornalistico. Gli interventi hanno toccato diversi temi: le opportunità per il sistema finanziario tradizionale, specialmente se collegato alle eccellenze industriali italiane nel settore delle borse di scambio e dei servizi di custodia; la preoccupazione per un quadro normativo e fiscale ancora poco chiaro, rimarcando la mancata istituzione del registro dei Virtual Asset Service Providers previsto dalla 5a direttiva anti-riciclaggio; la conferma della conferenza annuale del Crypto Asset Lab di Milano-Bicocca, organizzata dal Digital Gold Institute e dalla direzione generale JRC della Commissione Europea.
Il report DGI è trimestrale: l’edizione del secondo trimestre 2021 sarà presentata in anteprima il prossimo luglio. Nel frattempo, gli aggiornamenti settimanali sono su CryptoWeek.