May 15, 2020 | Staff
Intervista a F. Ametrano e A. Preti
Se ne discute molto, ma su Bitcoin la divisione è radicale, tra scettici che parlano di bolla ed entusiasti che descrivono una rivoluzione globale. The Blockchain Series: Bitcoin First è l’evento organizzato da BicoccAlumni, Crypto Asset Lab e Distretto Bicocca, che si è svolto lo scorso 4 luglio allo Spazio MIL di Milano, con lo scopo di fare chiarezza e informazione sul tema Bitcoin e Blockchain.
L’evento ha avuto come protagonista Ferdinando M. Ametrano, che ha illustrato il tema Bitcoin e Blockchain in un format domande e risposte. Dato il successo dell’iniziativa, BicoccAlumni ha prodotto una serie di contenuti video, che vi riproponiamo qui, ogni martedì e venerdì, con l’obiettivo di fare chiarezza e informazione su questi temi sempre più attuali.
Oggi proponiamo la ventitreesima di 25 puntate: È tutto oro quel che luccica?
“Il difetto principale è la sua mancanza di fungibilità: la trasparenza della blockchain rende Bitcoin tracciabile e per questo non tutti i Bitcoin sono uguali. Gli atomi d’oro non raccontano nulla della loro storia, sono indistinguibili gli uni dagli altri: se anche un atomo d’oro della vera nuziale di mia moglie fosse stato coinvolto in un crimine sanguinoso 300 anni fa, mia moglie non ne saprebbe nulla e sarebbe tranquilla nel portare la vera al dito. Per questo molti lavorano al miglioramento della confidenzialità transazionale di Bitcoin, cioè a ridurre la trasparenza della blockchain. Non si tratta di lavorare per i criminali, ma di rendere sostenibile nel tempo la proposizione di oro digitale. Ci sono nuovi paradigmi crittografici estremamente promettenti, come Mimblewimble, che oggi non sono applicabili direttamente a Bitcoin, ma potrebbero essere adattati in futuro.
In termini di potere d’acquisto, per raggiungere capacità transazionali più alte sono in test soluzioni di secondo livello, ad esempio Lightning Network, dove la transazione viene validata solo dalle controparti interessate, che eventualmente ricorrono alla blockchain di Bitcoin come garante nel caso uno degli interessati non cooperi; queste soluzioni possono permettere milioni, forse persino miliardi, di transazioni al secondo. È un passo in avanti decisivo per la versatilità e scalabilità di Bitcoin e consentirà i micropagamenti, rendendo l’oro digitale ancora più “liquido”; non credo però che per questo Bitcoin diventerà un mezzo di pagamento diffuso: il punto qui non è tecnico, ma riguarda l’impossibilità di adeguare l’offerta di Bitcoin alla domanda, con la conseguente impossibilità di stabilizzarne il potere di acquisto.”