The Blockchain Series: Bitcoin First (puntata 4 di 25)

Mar 6, 2020 | Staff

Intervista a Ferdinando M. Ametrano

Se ne discute molto, ma su Bitcoin la divisione è radicale, tra scettici che parlano di bolla ed entusiasti che descrivono una rivoluzione globale. The Blockchain Series: Bitcoin First è l’evento organizzato da BicoccAlumni, Crypto Asset Lab e Distretto Bicocca, che si è svolto lo scorso 4 luglio allo Spazio MIL di Milano, con lo scopo di fare chiarezza e informazione sul tema Bitcoin e Blockchain.

L’evento ha avuto come protagonista Ferdinando M. Ametrano, che ha illustrato il tema Bitcoin e Blockchain in un format domande e risposte. Dato il successo dell’iniziativa, BicoccAlumni ha prodotto una serie di contenuti video, che vi riproponiamo qui, ogni martedì e venerdì, con l’obiettivo di fare chiarezza e informazione su questi temi sempre più attuali.

Oggi proponiamo la quarta di 25 puntate: La credibilità di Bitcoin e delle altre criptovalute

“Bitcoin non si impone e vale soltanto per la fiducia che possiamo riporre nella sue basi matematiche e crittografiche nonché per l’ecosistema economico e culturale che ne discende. Le caratteristiche di Bitcoin possono generare una fiducia almeno pari a quella che accordiamo al banchiere centrale.

Bitcoin è la prima cryptovaluta di valore. Il successo di Bitcoin ha innescato una pletora di tentativi emulativi (alternative coin, o più brevemente altcoin): il sito CoinMarketCap ne registra migliaia (inclusi token e forkcoin). La quasi totalità di questi cloni non apporta innovazione, manca di sostanza tecnica e meriti funzionali. Tuttavia, l’emergere di alternative è salutare concorrenza per Bitcoin: questi altcoin sperimentano nuove tecniche e si impara dai loro tentativi e dai loro fallimenti. Finora però solo pochi hanno mostrato peculiarità distintive che li hanno resi, con differenti e controversi livelli di qualità, meritevoli di considerazione. Ethereum, per esempio, ha l’ambizione di essere un computer globale piuttosto che oro digitale; Litecoin è talmente simile a Bitcoin da avere quasi assunto il ruolo di piattaforma di test dove verificare in anteprima le nuove funzionalità che potrebbero poi essere adottate per Bitcoin; Monero e ZCash forniscono vero anonimato transazionale; Ripple incarna la declinazione di queste tecnologie in una chiave più affine al mondo della finanza tradizionale e regolamentata.

Un discorso diverso riguarda, invece, Libra. Libra vorrebbe essere una criptovaluta non speculativa, perché con valore stabile grazie a riserve in valute e titoli di stato. Sfruttando gli oltre due miliardi di utenti Facebook, mira ad essere una moneta globale, utilizzabile per i pagamenti e le rimesse internazionali, integrata anche nei sistemi di messaggistica come WhatsApp e Messenger.”

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