Nov 8, 2019 | Lucia Mandelli
Tavola rotonda moderata da Ferdinando M. Ametrano
In occasione de Il Salone dei Pagamenti - Payvolution si è parlato di cryptovalute. All’interno del panel Cryptovalute e nuovi player nel mercato dei Pagamenti: uno sguardo sul mondo, il direttore del nostro centro di ricerca Ferdinando M. Ametrano ha guidato il confronto tra i partecipanti sul tema del cambiamento del sistema finanziario tradizionale, a seguito dell’introduzione delle cryptovalute nel mondo dei pagamenti.
Di seguito un abstract dei contenuti trattati:
Ad aprire il dibattito è Claudia Segre, Presidente della Global Thinking Foundation, Top 100 Donne di successo in Italia nella classifica di Forbes. Ha dedicato la sua carriera di Trader e Manager, in primarie banche italiane, lavorando all’approfondimento delle dinamiche geopolitiche globali ed alle relative correlazioni economico finanziarie sui mercati internazionali. Segre ha presentato il fenomeno delle cryptovalute in ottica grobale, ponendo l’attenzione soprattutto sui nuovi player Cinesi e Venezuelani, che stanno studiando e proponendo nuove valute digitali. Un pò come il caso Lybra, la cryptovaluta di Facebook, il quale cerca di rincorrere, un pò affannosamente, un ruolo primario all’interno di questo mercato.
Luca Fantacci, Docente di Storia Economica all’Università Bocconi e direttore dell’Osservatorio MINTS (Monetary Innovation, New Technology and Society) ha evidenziato, invece, gli aspetti di politica monetaria sul fenomeno crypto. In particolare, ha portato l’attenzione sulla rilevanza del tema dal punto di vista macroeconomico, sulla crisi del sistema monetario ufficiale con conseguenti esigenze a cui si tenta di dare risposta, nonché sulla rilevanza degli aspetti monetari rispetto al tema dei pagamenti.
Gli strumenti e le tecnologie complementari ai nuovi servizi finanziari sono già in essere, afferma Paolo Gianturco, Senior Partner Deloitte Consulting. La difficoltà è l’implementazione e affiancamento delle nuove tecnologie ai sistemi e processi già esistenti. Ma non solo. A questa complessità si aggiunge l’assenza di una sponda regolamentare chiara per i nuovi possibili modelli operativi.
In materia di regolamentazione, Luca Fantacci ha sottolineato che spesso il regolatore blocca gli strumenti di pagamento a causa di una scarsa o assente conoscenza del fenomeno. Inoltre, le regolamentazioni attuate sono spesso spinte da un mero senso di urgenza. Dinamica in parte confermata da Ametrano che, grazie anche all’esperienza acquisita nell’attività svolta dal nostro centro di ricerca DGI, sottolinea come l’assenza di regolamentazione lasci, di fatto, spazio ad un “far-west”.
L’ultima parte della tavola rotonda ha avuto come focus il pensiero dei risparmiatori, esplorato da Andrea Alemanno, Senior Client Officer Ipsos e responsabile delle ricerche reputazionali e finanziarie. Il fenomeno è di nicchia, afferma Alemanno. L’attesa per i servizi di innovazione finanziaria, infatti, non risulta alta. Per il cittadino domina il rapporto fiduciario. La cryptovaluta che ad oggi esprime il valore maggiore in termini di trust rimane Bitcoin, mentre per Lybra di Facebook non vi è ancora fiducia.
In quest’ottica è ancora Ferdinando M. Ametrano a richiamare l’attenzione sul ruolo cruciale di Bitcoin come oro digitale. Un numero crescente di persone, seppure ancora in una nicchia, ne comprende il potenziale come asset di investimento. Ed essendo quest’ultimo la mission del nostro centro di ricerca, suggeriamo di approfondire la tematica qui.
La tavola rotonda, per riassumere, evidenzia chiaramente un trend in crescita del fenomeno, che però si alimenta in un ecosistema selvaggio. Sono necessari, quindi, una regolamentazione adeguata alla protezione del suo potenziale sviluppo, e strumenti tecnologici in grado di supportarne le potenzialità.